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"Scelgo una forma semplice che trasporti il colore nello spazio, come una nota musicale ripetuta e che nella ripetizione infinita diventi ritmo, tessitura, nenia. La tela è orizzontale e dall'alto la guardo. Come un monaco che si accinga a disegnare un mandala, come un monaco che intoni un mantra. Dopo giorni i colori si faranno corpo, avranno saturato lo spazio ma continueranno a rivelare per sempre la loro trasparente illusorietà." (Davide Benati). Una panoramica esaustiva su trent'anni di attività, dagli esordi alla fine degli anni settanta alle opere recenti. I testi che accompagnano i vari periodi del lavoro di Benati sono di Cristina Comencini, Walter Guadagnini, Flaminio Gualdoni, Sandro Parmiggiani, Antonio Tabucchi.